La Botanica del cuore
Tutto ansimante arrivò dall’orizzonte.
Superò un bosco di betulle
s’inchinò e le baciò la mano.
Intanto da qualche parte
un topo attaccò a rodere
un pomello
di una vecchia credenza.
Così quelle stanze
le sua guance
le stampe le ante
il bosco
il biancospino e il bosso
-ti amo che più non posso-
e ancora il tasso barbasso
una strana pervinca
metà celeste metà viola
-per il dolore per la gioia-
un picchio che lì volava
una tinca giù nel fosso
delle bacche-perline
un vinco arancione
e la sanguinaria.
Fin nelle vene
si spalancò il tramonto.
Affogammo nel rosso
e svanimmo nell’aria.